29 Ago 2014

SICILIA: SUI LUOGHI DEL COMMISSARIO MONTALBANO

Se siete appassionati del Commissario nato dalla penna di Andrea Camilleri e avete deciso di vivere un viaggio alla scoperta dei luoghi dove abita e lavora Salvo Montalbano, siete nel “posto giusto”. Vigàta, Montelusa e Marinella nella realtà altro non sono che Ragusa Ibla, Scicli e Punta Secca.

Il Cappellaio Matto ha letto tutti i romanzi di Andrea Camilleri e non ha mai perso l’appuntamento con la fiction TV Il commissario Montalbano. Alice, invece, ha visto solo qualche puntata e letto un solo romanzo La voce del violino. Alice ignora tutti i dettagli che ruotano attorno a questo personaggio e quando decide di organizzare il viaggio in Sicilia, la sua scelta ricade casualmente su un B&B nel cuore di Ragusa Ibla. Vi lascio immaginare la reazione del Cappellaio Matto quando realizza che il nostro primo viaggio in Sicilia sarà nella terra di Salvo Montalbano.

Abbiamo scelto di raggiungere Ragusa in auto, volevamo goderci il viaggio a piccoli “sorsi”. Dal Salento a Vigàta (Ragusa Ibla), settecento chilometri percorsi in poco più di nove ore.

Il gioiello incastonato tra i monti: Ragusa Ibla (Vigàta)

Quando si raggiunge il centro di Ragusa Ibla si ha come la sensazione che si tratti di un gioiello incastonato tra i Monti Iblei. È qui che vengono girate le scene della città di Vigàta, impossibile infatti non riconoscere il Duomo di San Giorgio che domina sulla piazza antica. Il centro di Ragusa Ibla, riconosciuto Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO è uno dei centri storici più belli del Sud Italia.

Sembra quasi di vedere il Commissario Montalbano che, nell’episodio Il gatto e il Cardellino, entra da Arte Orafa Iblea per acquistare le fedi oppure quando, nell’episodio L’odore della notte, va a cercare il Dott. Pasquano che sta giocando a carte presso il Circolo di Conversazione.

Lasciandosi il Duomo alle spalle e proseguendo fino alla fine di Corso XXV Aprile si raggiunge il Giaridno Ibleo, il più antico giardino di Ragusa. Nella fiction diventa una signorile casa di cura dove il Commissario Montalbano incontra un vecchio ladro (si tratta dell’episodio La luna di carta).

Scicli: sede del Commissariato di Montelusa

Scicli, che nella fiction prende il nome di Montelusa si trova a venticinque chilometri da Ragusa Ibla. In questa città ha sede il Commissariato in cui lavorano Salvo Montalbano, Mimì Augello, Fazio e Catarella. Nella realtà il Commissariato altro non è che la sede del Comune di Scicli (Via Francesco Mormino Penna, 2) e la stanza del Questore è l’ufficio del Sindaco.

Scicli è una città barocca che seduce e affascina, un labirinto di viuzze che nascondono chiese, palazzi, monumenti di una bellezza inestimabile. Riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO è considerata una perla del barocco.

Tappa imperdibile è la Pasticceria Basile che dal 1966 delizia sciclìtani e viaggiatori con i dolci tradizionali di questa terra: cannoli siciliani, jadduzzi, mustazzola, ma anche caramelle alla carruba, cioccolata di Modica, paste di mandorla, miele, torrone e biscotti di ogni tipo. Le loro confezioni regalo sono irresistibili, si possono acquistare direttamente in pasticceria oppure sullo shop on line.

Basta percorrere pochi chilometri verso Sud per raggiungere Sampieri, frazione di Scicli. Qui a lasciare senza fiato non sono il mare, la lunga spiaggia della Marina di Ragusa e il cielo azzurro ma la Fornace Penna (nella fiction è La Mànnara). Luogo malfamato dove vanno in scena traffici illegali e misteriose sparizioni, La Mànnara è un monumento di archeologia industriale che risale ai primi anni del 1900. Chi segue la fiction l’avrà vista in più episodi: La forma dell’acqua e La pazienza del ragno.

Punta Secca: la Marinella di Montalbano

Conosciuta con il nome di Marinella, Punta Secca è dove abita il Commissario Montalbano. Ritrovarsi davanti alla casa che si affaccia sul mare è un emozione indescrivibile. Lo sguardo rimane fisso sulla terrazza come se ci si aspettasse di vedere affacciarsi Salvo Montalbano con un calice di vino in mano. La casa di Montalbano, in via Aldo Moro 44, nella realtà è un Bed and Breakfast.

Punta Secca è un piccolo villaggio di pescatori rimasto incontaminato, qui si respira l'atmosfera autentica della vita degli abitanti.

Il Castello di Donnafugata

Risalendo verso l’entroterra, in direzione Santa Croce Camerina si trovano le indicazioni per raggiungere il Castello di Donnafugata che nella fiction diventa la casa di don Balduccio Sinagra. Una splendida dimora nobiliare del tardo Ottocento immersa nel verde del parco. La sua sontuosità è visibile ancor prima di varcare la porta d’ingresso al Castello.

Nel giardino del Castello si trova il famoso labirinto che i fan di Montalbano avranno sicuramente visto nell’episodio La gita a Tindari. Il periodo migliore per visitare il giardino è indubbiamente la primavera, quando i fiori esplodono dando vita a un tripudio di colori e profumi.

Modica: la patria del cioccolato

Anche Modica contribuisce nella “costruzione” immaginaria di Vigàta. La scalinata della sua Cattedrale si intravede spesso quando Salvo Montalbano va a prendere Livia alla fermata dell’autobus a Vigàta. La Chiesa di San Giorgio si affaccia su un giardino pensile, è proprio in questo giardino che viene girata la scena in cui il Commissario Montalbano va a “rompere i cabbasisi” al Dottor Pasquano; si tratta dell’episodio Tocco d’artista.

Se fate tappa a Modica non potrete di certo perdervi l’occasione di degustare l’ottimo cioccolato. Visitare l’Antica Dolceria Bonajuto per conoscere la storia del cioccolato di  Modica sarà un’esperienza più che interessante.

Durante il nostro viaggio ci siamo concessi una giornata “fuori porta” tra Siracusa e Noto, ma questa è un’altra storia…

Letto 2050 volte Ultima modifica il Sabato, 09 Marzo 2019 11:02
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