12 Mag 2023

VIVI IN AFRICA DA TANTO QUANDO...

Sono “solo” cinque anni che vivo in Congo. Dico “solo” se paragonato a chi in Africa è nato e cresciuto, oppure, è arrivato qui dieci, quindici, vent’anni fa. Eppure, se mi fermo a riflettere su come sono cambiata in questi anni, se penso alle cose che i primi tempi mi sorprendevano mentre oggi mi ritrovo a fare con naturalezza, allora posso dire che vivi in Africa da tanto quando:

Senti freddo non appena il termometro scende sotto i 25°C.

Trovi normale che quando sei in fila alla cassa del supermercato c’è chi ti svuota il carrello e posiziona i prodotti sul nastro, e dall’altra parte c’è qualcun’altro che mette tutto nelle buste e ti porta la spesa in macchina.

Indossi solo infradito e ti basta fare pochi passi per ritrovarti i piedi coperti di polvere, terra e sabbia.

Cerchi di negoziare tutto, anche la tariffa del taxi se la tratta che hai percorso è breve.

Compri quadri, frutta, scarpe, ricariche telefoniche per strada.

Mangi saka saka e bevi bissap (succo di fiori di ibisco essiccati) e tangawiski (succo di zenzero) congelato.

Vai dalla sarta un sabato si e l'altro...pure!

Hai imparato a chiamare i taxi emettendo un suono particolare, ma che di certo farà fermare il primo taxi disponibile.

Saluti tutti, dai tuoi amici alla commessa dicendo “Buongiorno, come stai? La salute? La famiglia come sta?

Non sei sorpreso delle improvvise inversioni ad U nel bel mezzo della strada, ma ti stupisci se un motorino ti sorpassa a sinistra e non a destra.

Prima di entrare a casa ti togli le scarpe e cammini a piedi nudi ogni volta che puoi.

Non ti arrabbi più quando uno dei tuoi elettrodomestici smette di funzionare a causa di un’interruzione di corrente improvvisa.

Il tuo cocktail preferito diventa il "Mojito Passion".

Tieni sempre una scorta d’acqua nel caso in cui finisse all’improvviso e dovrai farti la doccia con l’acqua minerale.

Di tanto in tanto sai che dovrai gettare via vestiti, lenzuola, tovaglie che la domestica ti ha bruciato mentre stirava e che i tuoi set di bicchieri dovranno essere ricomprati perchè puntualmente si frantumano “da soli” nel lavandino.

Le formiche sono le prime a darti il “buongiorno” la mattina.

Mangi senza più fare caso a come è allestita la cucina del "ristorante". Pesce, gamberi ed aragoste alla griglia sono sempre buonissimi. 

Non ti sorprendi se un gregge di capre ti attraversa la strada in piena città.

Inizi ad usare espressioni come “on est ensemble”, ossia siamo l’uno con l’altro, che sta a significare la perfetta sincronizzazione tra due persone nella buona e nella cattiva sorte.

Hai perso il conto dei figli, fratelli e sorelle che hai.

Vedi una lucertola e anzichè scappare ti fermi a fotografarla.

Sai perfettamente che i prodotti in promozione al supermercato sono prossimi alla scadenza, ma tu li acquisti comunque.

Ti svegli la mattina ed è alba alla stessa ora tutto l’anno.

Se la pioggia arriva all’improvviso ti viene naturale toglierti le scarpe ed alzare la gonna prima di scendere dall’auto.

Prendi un taxi, ma il tassita non sa come raggiungere la destinazione che gli hai comunicato e tu, con tutta la calma di questo mondo dici: “Non ti preoccupare, io so come arrivarci. Tu guidi, io ti indico la strada.

Al mercato dividi il prezzo per tre e prima di pagare fai la tua offerta.

Hai sostituito il tuo profumo preferito con il repellente per zanzare.

Hai dimenticato il gusto delle pesche, ma fai indigestione di ananas, frutto della passione e papaya.

Compri un croissant o un succo di frutta al ragazzino che ha sorvegliato la tua macchina.

Riconosci da lontano la trombetta che suona il venditore ambulante di gelato.

Non ti stanchi di rimanere a guardare l’Oceano Mare e il sole che tramonta trecentosessantacinque giorni sempre alle 18:30.

Esci di casa e non sai mai a che ora tornerai.

Non ti arrabbi più quando qualcuno è in ritardo ed eviti anche di chiamare perchè conosci gia le risposte: “sono per strada” e la maggior parte delle volte è ancora a casa, “sono bloccato nel traffico” ed invece sarà in qualche mercato in attesa che il venditore di baguette finisca di farcire la sua, “piove e non ho l’ombrello”...La lista potrebbe continuare all'infinito. 

Fai salti di gioia quando la tua VISA viene rinnovata.

Nella tua insalata non manca mai l’avocado.

Ti rifiuti di pagare 6 € per una confezione (piccola) di biscotti Mulino Bianco o 15 € per una mozzarella di bufala, ma queste e tante altre saranno le cose che mangerai al tuo rientro in Europa.

Scendi dall’aereo, l’aria calda ti toglie il fiato e pensi: “Mi sei mancata, Africa!".

Non appena l’elettricità va via apri la finestra ed urli al guardiano “Accendi il generatoreeeeeee!”.

Non ti stupisci più se qualsiasi cosa accada è sempre “Grazie a Dio” o qualsiasi gentilezza tu faccia è puntualmente seguita da “Che Dio ti benedica!”.

Ti dicono che parli francese con l’accento africano.

Sulla mensola in cucina non mancherà mai la bottiglia di whisky che però contiene arachidi.

Acquisti e mangi il panettone a Pasqua e la colomba a Natale perchè il container è arrivato in ritardo.

Ricevi l’invito ad un evento che inizia alle 19:00, ma tu vai due ore dopo perchè tanto sai che non sarà ancora iniziato.

Apri l’armadio per decidere cosa indossare ed i colori ti abbagliano. Sarà pur vero che il nero snellisce, ma i colori mettono il buon umore.

Inizi a mettere il sottobicchiere sopra al bicchiere per evitare che qualsiasi insetto si tuffi nella tua bevanda.

Vivi in Africa da tanto quando impari a cogliere la bellezza delle cose, dei momenti, delle situazioni.
Quando impari a sorridere anche se fuori piove.
Quando “ca va aller” (ossia, “non ti preoccupare, andrà tutto bene”) diventa il tuo motto di vita.

Letto 663 volte Ultima modifica il Venerdì, 12 Maggio 2023 19:34
(2 Voti)

Un giorno Alice arrivò al bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. “Che strada devo prendere?” chiese. La risposta fu una domanda: “Dove vuoi andare?”

Flickr

© 2019 ViaggiandoconAlice.it. All Rights Reserved.