La nomination di Viaggiandoconalice La prima cosa che faccio la mattina appena sveglia è portare il caffè al Cappellaio Matto. La seconda è preparare la mia colazione nel silenzio avvolgente della nostra casa. La terza è leggere i commenti, le notifiche, i messaggi ricevuti. Questa mattina, quel silenzio è stato interrotto dal mio entusiasmo senza controllo, dopo aver scoperto che Mila e Roberto di Elisirdiunlungoviaggio hanno nominato Viaggiandoconalice per il Sunshine Blogger Award 2019. Un riconoscimento che premia i blogger che diffondono creatività e positività attraverso il loro spazio web. Il Travel&Food Blog Viaggiandoconalice è andato online lo scorso Aprile, ma il progetto ha iniziato a prendere forma un anno fa. Ho studiato, letto, mi sono informata e ho seguito i consigli di chi ha più esperienza di me. Se prima trascorrevo ore chiusa in ufficio davanti al PC tra preventivi, ordini e clienti da soddisfare, oggi computer e cellulare li utilizzo per scrivere e raccontare i miei viaggi e le mie esperienze passando dalla scrivania, al divano alla ricerca della giusta ispirazione. Scrivere su un blog, avere una pagina Facebook, un profilo Instagram o un account Twitter saprete perfettamente che non è cosa semplice. Da quando sono “entrata” in questo mondo ho scoperto che poi così virtuale non è: ho conosciuto persone che hanno i miei stessi interessi in tema di viaggi e cibo, condividiamo idee, consigli e passioni dando vita ad uno scambio culturale che non conosce confini. Oggi, ricevere la nomination al Sunshine Blogger Award 2019 mi coglie di sorpresa, mi entusiasma e mi dà la conferma che non solo ho fatto la scelta giusta, ma sono felice di aver coinvolto in questo progetto coloro che sono i miei compagni di viaggio e di vita per eccellenza: il Cappellaio Matto e lo Stregatto. Cos’è il Sunshine Blogger Award Il Sunshine Blogger Award non è…
Sono “solo” cinque anni che vivo in Congo. Dico “solo” se paragonato a chi in Africa è nato e cresciuto, oppure, è arrivato qui dieci, quindici, vent’anni fa. Eppure, se mi fermo a riflettere su come sono cambiata in questi anni, se penso alle cose che i primi tempi mi sorprendevano mentre oggi mi ritrovo a fare con naturalezza, allora posso dire che vivi in Africa da tanto quando:
[…] intorno alla sala c’erano delle porte ma tutte chiuse. Alice andò su e giù, picchiando a tutte, cercando di farsene aprire qualcuna, ma invano. […] capitò innanzi a una cortina bassa non ancora osservata: e dietro v’era un uscio alto una trentina di centimetri: provò nella toppa la chiavettina d’oro, e con molta gioia vide che entrava a puntino! Aprì l’uscio e guardò in un piccolo corridoio, largo quanto una tana da topi: s’inginocchiò e scorse di là dal corridoio il più bel giardino del mondo. Oh! quanto desiderò di uscire da quella sala buia per correre su quei prati di fulgidi fiori, e lungo le fresche acque delle fontane [Lewis Carroll, Alice nel Paese delle Meraviglie]
Un giorno Alice arrivò al bivio sulla strada e vide lo Stregatto sull’albero. “Che strada devo prendere?” chiese. La risposta fu una domanda: “Dove vuoi andare?”